Un incipit è di per sé la fine. (C. Bene)

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giovedì 10 marzo 2011

Film - Tiziano Sclavi [Romanzo, 1974]

Incipit n°8:
La casa era intasata di libri e giornali. Sugli scaloni enormi e bui, nelle camere, nelle cucine, in tutte le stanze, a pile informi e mucchi, i libri e i giornali raggiungevano il soffitto, occupavano quasi tutto lo spazio, formando un labirinto di stretti corridoi dalle pareti di carta. Alle finestre erano inchiodate delle assi e la luce, dalle poche fessure, stranamente non si concentrava in raggi ma si diffondeva uniforme, col suo fioco contrasto rendeva ancora più stabile l'oscurità.

Casa editrice: Fabbri editori - "La biblioteca del brivido"

A proposito del romanzo: "Lo scrissi a diciannove anni, vinse la prima edizione del Premio Scanno e uscì nel 1974 dal Formichiere, una coraggiosa Casa editrice che non esiste più da molto tempo. Ho ritenuto di ripresentarlo così com'era, senza apportarvi modifiche. Se avessi ricominciato a rivederlo, sarebbe andata a finire che l'avrei riscritto. Non mi sembrava giusto stravolgere un testo se non altro curioso perché organizzato come una sequenza di fotostop visivi. Decida il lettore se Film ha solo valore di «reperto archeologico» o conserva, se pure l'aveva, qualche novità". (Tiziano Sclavi)

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