Un incipit è di per sé la fine. (C. Bene)

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lunedì 18 giugno 2012

Stanley Kubrick. Full Metal Jacket - Roy Menarini, Claudio Bisoni [Saggio, 2002]

Incipit n°31:
Il dopo-Shining (The Shining, 1980) per Kubrick non è affatto facile. Il film, per quanto entrato di diritto nella schiera degli horror che contano, ha lasciato perplessi molti critici e, prima che l'opera diventi un successo long seller, non ha nemmeno guadagnato le cifre previste. Bisogna probabilmente ridimensionare l'immagine di un Kubrick alle prese con la sfiducia dei produttori o in attesa di fronte a un telefono che non squilla: è una condizione difficile da immaginare.

Casa editrice: Lindau - "Universale Film"

A proposito... "Full Metal Jacket è un film sulla modernità, sociale e cinematografica. Kubrick inventa il «classico sperimentale», dove l'aurea precisione dei tempi d'oro si trasforma in una minacciosa potenza di catastrofe, dove il sentimento prevalente è quello dell'angoscia e della paura, dove il «perfetto» nasce dall'incontro assurdo tra un brutale meccanismo di preparazione e un risultato senza risposte. Come ogni classico, anche Full Metal Jacket chiede di essere visto e rivisto, contiene sequenze diventate di culto, non smette mai di rilanciare significati nascosti. Ma come ogni film moderno, possiede un vasto numero di oppositori, mantiene tratti oscuri, lascia sofferenti gli spettatori, offre quel senso di «impurità» che il cinema della Hollywood classica non avrebbe consentito, almeno non con tale evidenza".

mercoledì 13 giugno 2012

Tutti i film di Stanley Kubrick - Paul Duncan [Vademecum, 1999]

Incipit n°30:
Ho visitato recentemente una mostra di Robert Capa. Era un fotografo di guerra, famoso per le sue splendide foto della guerra civile spagnola, ed è stato uno dei fondatori della Magnum, agenzia fotografica conosciuta in tutto il mondo...

Traduzione: Barbara Ponti
Casa editrice: Lindau - "Universale Film"

A proposito del libro: "Un autentico «Kubrick's Companion», cioè un ricchissimo vademecum con tutto quello che vorreste sapere sui film del grande regista americano: la storia, i dati filmografici completi, l'idea ispiratrice, i temi ricorrenti, le trovate visive e quelle sonore, le curiosità, i film, le musiche, i libri che hanno catturato il genio di Eyes Wide Shut e infine un giudizio «informale» accompagnato da un voto spesso sorprendente. Completano il volume una bibliografia ragionata e un elenco di siti internet dedicati a Kubrick".

venerdì 8 giugno 2012

Stanley Kubrick. Eyes Wide Shut - Simone Ciaruffoli [Saggio, 2003]

Incipit n°29:
Quando ci apprestiamo a vedere un film di Stanley Kubrick sappiamo già che le successive due ore saranno impiegate a decifrare, a svelare un corpo e a farsi vedere dallo stesso. Insomma, sappiamo già che più che una semplice visione, la nostra seduta sarà di carattere esperienziale. Chi di noi di fronte a una sua opera non ha sentito almeno una volta una sorta di avvicinamento a quelle che sono le nostre più ancestrali paure, ai reconditi e forse imperscrutabili desideri, a una cosmogonia del nostro inconscio.

Casa editrice: Falsopiano - "Light" - Prima edizione: ottobre 2003

A proposito del libro: "...leggendo una pagina dopo l'altra del libro di Ciaruffoli, ho capito che l'Eyes Wide Shut visto in solitudine qualche stagione fa, e precipitosamente archiviato come "interessante ma troppo cerebrale" (proprio così scrissi sul mio quadernetto), era un altro film rispetto a quello esaminato nel libro. Così l'ho rivisto, utilizzando il testo come una bussola, per non correre il rischio di perdermi ancora. E sono riuscito ad andare oltre la superficie delle cose [...] Credo quindi di aver sperimentato su di me l'utilità di uno studio come questo, che recupera l'antica pratica del déucopage..." (dalla prefazione di Mauro Gervasini)