Incipit n°10:
Non c'è organismo vivente che possa sopravvivere, senza impazzire, in condizioni di assoluta realtà: anche le allodole e i saltamartini, dicono alcuni, debbono sognare. Hill House, la folle, stava immobile contro le colline, racchiudendo un mondo di oscurità; era rimasta là per ottant'anni e poteva resistere per altri ottanta ancora. Dentro, le pareti continuavano a stare in piedi, i mattoni erano uniti con cura, i pavimenti erano solidi e le porte decisamente chiuse; il silenzio stagnava sul legno e sulle pietre, e la cosa che camminava là dentro, camminava da sola.
Titolo originale: The Haunting of the Hill House
Traduzione: Franco Giambalvo
Casa editrice: Siad edizioni - "I libri della paura"
A proposito del romanzo: "...il lettore si prepari a un'esperienza del tutto nuova in questo campo. Niente catene che si trascinano, niente porte cigolanti, niente apparizioni al chiaro di luna: Shirley Jackson, scrittrice finissima, sa provocare l'orrore con mezzi più sottili, lasciando in noi l'angoscia del dubbio".
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