Un incipit è di per sé la fine. (C. Bene)

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sabato 30 aprile 2011

Il vampiro - John William Polidori [Racconto, 1816]

Incipit n°12:
Nel mezzo delle sregolatezze che accompagnano l'inverno londinese, avvenne che comparisse a vari ricevimenti degli esponenti del bel mondo un nobiluomo, degno di attenzione più per le sue stranezze che per il rango. Osservava con sguardo fisso l'allegria che lo circondava, come se non potesse prendervi parte. Quando la gaia risata di una bella fanciulla attirava la sua attenzione, la gelava con uno sguardo, e incuteva paura in quegli animi in cui regnava la superficialità.

Titolo originale: The Vampire
Traduzione: Erberto Petoia 
Casa editrice: Newton Compton - "Tascabili Economici Newton"

A proposito del racconto: "Anticipatore del più famoso Dracula di Stoker, fu composto nel 1816, la stessa estate in cui fu composto il Frankenstein di Mary Shelley, sulle rive del lago di Ginevra, dove si trovarono a soggiornare, costretti al chiuso della loro dimora da due settimane di piogge torrenziali, anche Byron e Percy Bysshe Shelley. Fu in quell'occasione che decisero dapprima di leggere storie dell'orrore degli scrittori romantici tedeschi, e poi di cimentarsi a loro volta in racconti di questo genere. Nell'opera di Polidori, ventunenne segretario e compagno di viaggio di Lord Byron, il protagonista diventa l'incarnazione perfetta del «Byronic Type», assassino affascinante delle sue amanti. Apparso per la prima volta nell'aprile del 1819 sul New Monthly Magazine, il racconto di Polidori fu attribuito per un errore del direttore della rivista a Lord Byron e, per un ironico scherzo del destino, lo stesso Goethe giunse ad affermare che si trattava del migliore lavoro del poeta inglese".

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