Un incipit è di per sé la fine. (C. Bene)

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domenica 18 settembre 2011

L'enorme tempo - Giuseppe Bonaviri [Romanzo, 1976]

Incipit n°20:
In quei tempi raggiungevo Mineo col treno attraverso l'erta di Fildidonna e di Militello, punteggiata di altissime acavi reclinate su siepi di cardi tra cui pascolava qualche mula storna. I viaggiatori erano pochi, intristiti dalla nuvolaglia che piovosa affondava nei seminati striminziti.

Casa editrice: Sellerio editore Palermo - "La memoria"

A proposito del romanzo: "Fu Vittorini a seguire passo passo la nascita e la crescita di questo romanzo. E fu Romano Bilenchi a volere per primo che il romanzo venisse pubblicato. 'L'enorme tempo' apparve nel 1976. Ferdinando Virdia scrisse: «Il vero protagonista non è tanto il giovane medico narrante se stesso, ma il paese, con le sue case e con la sua luce, con le tracce delle innumerevoli generazioni che vi si sono succedute, con la gente viva e con i morti, con gli ammalati, con i vecchi, con i bambini, con gli animali che vivono insieme tra le medesime mura, con i ricordi delle generazioni che ognuno si porta dentro. Il giovane medico ritrova ogni giorno l'antica favola nella presente realtà...»".

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