Un incipit è di per sé la fine. (C. Bene)

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mercoledì 26 gennaio 2011

Il cavaliere e la morte - Leonardo Sciascia [Romanzo, 1988]

Incipit n°3: 
Quando alzava gli occhi dalle carte, e meglio quando appoggiava la testa sull’orlo dell’alto e duro schienale, la vedeva nitida, in ogni particolare, in ogni segno, quasi il suo sguardo acquistasse un che di sottile e puntuto e il disegno rinascesse con la stessa precisione e meticolosità con cui, nell’anno 1513, Albrecht Durer lo aveva inciso. L’aveva acquistata, molti anni prima, ad un’asta: per quell’improvviso e inconsulto desiderio di possesso che a volte lo assaliva di fronte a un quadro, una stampa, un libro.

Casa editrice: Adelphi edizioni

A proposito del romanzo: "Nel sottotitolo, il romanzo è definito sotie. Si tratta di un genere letterario le cui origini si collocano fra tramonto del medioevo e sorgere del rinascimento: è una satira allegorica in forma di dialogo, ambientata in un mondo pieno di stupidità e follia che parafrasa la stupidità e la follia del mondo dei potenti. Sciascia, assieme a Kundera e Gide, è uno dei suoi massimi esponenti novecenteschi".

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